Governo di Lei: un patto delle donne per il governo della Regione Siciliana!

Governo di Lei

Alle candidate che si presentano all’elezione

dell’Assemblea Regionale Siciliana

del 25 settembre 2022.

 

Governo di Lei è un’associazione politica femminista e ambientalista che pone alla base del suo percorso la tutela e la valorizzazione delle differenze di genere e la lotta contro ogni forma di violenza, l’antifascismo, la pace, la giustizia sociale, la difesa dell’ambiente e del clima, la cultura della legalità, la libertà d’espressione e di pensiero, il rispetto e la tutela di ogni persona, il diritto all’autodeterminazione, la democrazia partecipata e di prossimità, la solidarietà, la difesa del patrimonio storico artistico, il rispetto di ogni forma vivente.

I nostri punti di riferimento sono la Costituzione Italiana, la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, la Convenzione di Istanbul e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Siamo fermamente convinte che i saperi e il saper fare, il pensiero e l’esperienza delle donne possano contribuire alla costruzione di un percorso politico che sia capace di dare risposte concrete alle emergenze, ai bisogni e alle esigenze che il Paese deve affrontare.

L’emergenza climatica, la povertà, le disuguaglianze, le guerre, la crescente scarsità di acqua e di cibo, lo scioglimento dei ghiacci, l’inquinamento, l’accumulazione e la concentrazione del potere economico-finanziario, sono alcuni dei fattori che influenzano negativamente la nostra economia e la vita sociale.

È il momento di agire e di essere protagoniste del nostro futuro e del futuro delle giovani generazioni; è l’occasione per costruire insieme a tante donne un percorso partecipato che concorra alla formazione delle scelte e metta al centro delle azioni del governo le esigenze e i bisogni di tutte e tutti!

Le prossime elezioni regionali si avvicinano a grandi passi e con esse le promesse elettorali dei partiti politici, dei movimenti, dei “cartelli”, delle liste “civiche”. Tutto già visto e sentito, tutto già provato e più o meno fallito. Non è più tempo di “riprovare”, è assolutamente necessario un progetto politico radicalmente nuovo; nuovo non perché si definisce tale, ma nuovo perché cambia modi e contenuti della politica, nuovo perché “generato” da donne e uomini che fondano le loro convinzioni e quindi le loro scelte politiche sulla più straordinaria rivoluzione che si sta compiendo nel mondo, che vede le donne protagoniste in ogni ambito e che intende cambiare il paradigma patriarcale e neoliberista.

La Sicilia vive un tempo irto di difficoltà, le cittadine e i cittadini, titolari di diritti, depositarie/i di conoscenze, portatrici e portatori di idee, progetti e proposte, non trovano, prima ancora che risposte, uno spazio di interlocuzione istituzionale nel quale concorrere alla formazione delle scelte di governo, scelte che pure le/li riguardano ed esercitano sulle loro vite un potere al quale non possono sottrarsi.

Per tutto quanto premesso chiediamo alle candidate, che si riconoscono nei nostri valori e condividono le nostre politiche, di sottoscrivere il nostro Manifesto elettorale e porlo al centro del loro agire politico, di sostenerlo e attuarlo qualora elette nel nuovo Parlamento siciliano.

  

Il nostro Manifesto per le elezioni regionali della Sicilia del 2022

  1. Per un Mediterraneo di pace, giustizia e libertà.

Come associazione pacifista e femminista vogliamo che la Sicilia sia laboratorio di pace, ponte e porta, luogo di accoglienza per tutti i popoli del Mediterraneo.

  1. Per la sanità pubblica e il diritto alla cura.

La pandemia ha messo a nudo tutte le fragilità della sanità siciliana; le cure debbono essere accessibili, fruibili e universali; investimenti e risparmi debbono concorrere al miglioramento quantitativo e qualitativo della sanità pubblica; la medicina territoriale deve poter disporre di risorse adeguate a renderla sorella e non ancella della medicina ospedaliera; prevenzione, riabilitazione e cura debbono essere il perimetro entro il quale la sanità deve esercitare la sua funzione.

Prendersi cura è osservare i bisogni di tutte/i e dare risposte adeguate a ogni persona secondo le sue necessità, non servono giaculatorie accattivanti ma investimenti, non servono buone intenzioni ma progetti e risorse per servizi sociali non “elargiti e subiti” ma utili e partecipati.

  1. Per le pari opportunità tra i generi

La parità di genere non può essere una affermazione vuota di contenuti, deve essere perseguita  con azioni concrete  quali il Bilancio di genere della Regione, le linee guida per l’adozione del bilancio di genere  nei Comuni, una legge elettorale che preveda la doppia preferenza di genere, l’adozione di linee guida per l’uso del linguaggio di genere in tutti gli atti amministrativi della Regione e dei Comuni.

  1. Per la legalità e il controllo democratico del territorio

Legalità, diritti e giustizia debbono necessariamente coesistere per evitare sopraffazioni, prevaricazioni, opacità e condizionamenti delle mafie. La corruzione diffusa deve trovare una immediata correzione attraverso la trasparenza nella pubblica amministrazione e la partecipazione attiva di cittadine e cittadini con strumenti codificati e attuati. La “sussidiarietà orizzontale” per essere efficace ed efficiente deve essere “appresa” dall’ Amministrazione pubblica in tutte le sue espressioni e dalla cittadinanza affinché le regole che consentono la convivenza siano accettate e condivise.

  1. Per la mobilità sostenibile di donne e uomini

La Sicilia ha un territorio vasto, ricco di insediamenti periferici che hanno bisogno di una rete adeguata di collegamento per ridiventare luoghi in cui vivere e prosperare. Le nuove tecnologie favoriscono scelte di vita che si espandono in ambiti sostenibili e qualitativamente elevati, in luoghi periferici e ameni, favorirle è ormai prima che un dovere una necessità. I tempi delle città, la mobilità urbana debbono essere misurati anche con la vita e la sicurezza delle persone, con il diritto per le giovani e le meno giovani di percorrere vie e piazze, con passo allegro e cuore leggero.

  1. Per l’acqua

Lo spettro della siccità non è nuovo in questa terra di Sicilia e se oggi sembriamo essere favoriti rispetto ad altre Regioni italiane, pure ci sono provvedimenti noti da più di quaranta anni che non possono essere ancora disattesi: la manutenzione della rete idrica; la manutenzione delle dighe, l’utilizzo di alcuni bacini completati da tempo, la costruzione dei collegamenti che consentano la distribuzione e l’utilizzo delle risorse idriche secondo le reali necessità che possono anche essere diverse nel tempo e nei luoghi, il completamento del canale di gronda dell’Etna.

  1. Per l’energia e lo sviluppo

La Sicilia è terra di mare e di sole, entrambi sono fonti energetiche e il tempo di sfruttarle è adesso. È tempo di ripensare la “produzione” non come dedita allo spreco, funzionale al mercato e all’arricchimento di pochi, ma come disponibilità di beni e servizi per rendere migliore ogni vita e promuovere il diritto alla felicità.

  1. Per educare, formare, istruire

La Regione in quanto comunità deve garantire il diritto allo studio promuovendo la crescita quantitativa e qualitativa di scuole e università, provvedendo a che tutte le persone che la abitano siano messe in grado di esprimere le loro potenzialità e di farle crescere affinché queste vengano restituite nel territorio in una azione circolare e lievitante alla quale diano impulso e consistenza soprattutto le giovani generazioni.

9. Per costruire prima demolire, recuperare per riusare

La fragilità del nostro territorio minaccia la nostra stessa sopravvivenza, non c’è più tempo! Occorre risanare e restituire sicurezza. È necessario porre fine al consumo di suolo per nuove costruzioni mentre ci sono decine di migliaia di palazzi con appartamenti vuoti, e migliaia di metri quadri occupate da costruzioni fatiscenti. Occorre indirizzare i consumi verso un abitare sostenibile e investire in una edilizia pubblica che contrasti e inverta il processo di ghettizzazione degli insediamenti urbani periferici. Recupero e riuso richiedono impegno e volontà ma non possono più essere pure affermazioni di principio; i rifiuti debbono diventare una risorsa.

 

Contest grafico: Maria Lippiello