A Madrid il Congresso internazionale “Donne, artiste e scrittrici nella querelle des femmes”

L’Università Nazionale di Educazione a distanza (Uned) ha organizzato a Madrid il 28 e il 29 ottobre il congresso internazionale “Donne, artiste e scrittrici nella querelle des femmes”, che ha visto la partecipazione di numerose studiose italianiste, con un approfondimento speciale sui personaggi femminili dei film di Pasolini, nel centenario della sua nascita, e sui suoi rapporti con artiste e scrittrici di chiara fama internazionale.

Al congresso ha partecipato anche la nostra amica Graziella Proto, una donna da sempre impegnata nel contrasto soprattutto culturale alla mafia, nelle lotte politiche per la pace, fondatrice della rivista Le Siciliane – Casablanca, una rivista indipendente e antifascista, antimafia e femminista. Graziella Proto è autrice, insieme a Giovanna Cucè e Nadia Furnari, del libro Io sono Rita, la storia di Rita Atria, la settima vittima di via D’Amelio. Un libro scritto trent’anni dopo la strage di via D’Amelio da donne, tre giornaliste, un libro che pone domande importanti che restano ancora senza risposta. Nella foto Graziella è con Pilar de Yzaguirre e Nadia Furnari, una delle coautrici del libro.

Riportiamo un suo messaggio da Madrid: “Ascoltare Pilar è  stata  una grande emozione. Una carezza  per il mio cuore. Affascinante e ammaliante, un racconto e un resoconto. Sempre col sorriso sulle labbra poneva questioni  serie con semplicità e leggerezza. Una dolcezza inusuale quando si dicono questioni dure, a dimostrazione della sua grande competenza. Mi è bastato dire sono una femminista italiana e sorridendo come solo lei, una grande, sa fare ha allargato le braccia e mi stretto a lei più  volte. Una emozione fortissima”.

Comprensibile l’emozione di Graziella: Pilar de Yzaguirre è una produttrice teatrale spagnola, che ha contribuito a portare l’avanguardia teatrale in Spagna, ma anche i contraccettivi e il dibattito femminista negli anni ’70 e che ancora oggi è in piena attività.

 

A queste splendide donne, a queste grandi femministe, va la nostra gratitudine per il continuo impegno e la costante presenza nei luoghi dove si promuove cultura e riconoscimento del ruolo delle donne nella nostra società.